Richard Gere: vi racconto l'incredibile vita di Norman

L'attore è arrivato nella capitale per presentare il film che lo vede protagonista nei panni di Norman Oppenheimer. Ecco cosa ha raccontato.

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Camicia turchese e sguardo gentile, l'eterno divo Richard Gere è arrivato a Roma in occasione della presentazione alla stampa de L'incredibile vita di Norman (in originale Norman: The Moderate Rise and Tragic Fall of a New York Fixer), l'ultimo film che lo vede protagonista diretto dall'israeliano Joseph Cedar. Lontano dai riflettori hollywoodiani, l'attore si è detto entusiasta di avere ancora l'opportunità di lavorare a pellicole low budget come questa e determinato a ripetere l'operazione anche in futuro: "Le cose sono diverse rispetto alla prima fase della mia carriera, in passato queste pellicole venivano prodotte dagli studios mentre nell'ultimo decennio sta a me cercare i copioni in un panorama più indipendente. Allo stesso modo il budget è diverso: all'epoca si stanziavano fondi maggiori per i film drammatici, invece oggi è raro che si superino i 5 milioni. Il segreto è adattarsi e girare il più in fretta possibile". La pellicola, che durante le scorse settimane aveva ricevuto ottime critiche a Toronto e al Telluride Film Festival, è arrivato nelle nostre sale il 28 Settembre distribuito da Lucky Red.

"Un personaggio sgradevole ma con un grande cuore"

Personaggio spesso sgradevole e difficile da interpretare, Norman ha rappresentato una vera e propria sfida per l'attore, che in conferenza stampa lo definisce "fastidioso e assillante, ma possiede anche un cuore d'oro. Credo che il mondo di oggi si poggi spesso sul compromesso, chiunque è portato a rinunciare o a offrire qualcosa solo se sicuro di poter ottenere qualcos'altro in cambio. Insomma, pensate per un attimo all'attuale presidente degli Stati Uniti... vive grazie ai compromessi." E continuando a parlare di Norman dichiara che "in alcuni casi non è necessariamente un male essere come lui, scendendo spesso a patti con la gente, non limitandosi a questo. Norman è tante altre cose: è una persona con un cuore vero e sincero, che desidera aiutare realmente chiunque gli sia accanto promettendo cose più grandi di lui. Vuole la felicità altrui perché, solo in questo modo, riesce a sentirsi parte integrante del mondo che lo circonda".

"Norman sono io"

Detestabile si, ma incredibilmente vicino a chi lo interpreta sul grande schermo. "Norman sono io. Per questo è stato facile entrare nei suoi panni, perché caratterialmente è il tipico dell'Upper West Side di New York: quando avevo vent'anni vivevo in quel quartiere e vedevo tantissimi uomini come lui, quindi ho lasciato che la sua identità si materializzasse grazie ai miei ricordi." C'è spazio per discutere di una possibile, e forse desiderata (?) nomination agli Oscar, ma con la solita eleganza che lo contraddistingue Gere risponde così: "I premi mi interesserebbero solo perché, se li vincessi, sarebbe più facile per me far realizzare tutti questi film indipendenti a cui mi sono dedicato e mi continuerò a dedicare."

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