Natale a Londra - Dio salvi la regina: incontro con il cast sul set

Regista e protagonisti di Natale a Londra - Dio salvi la regina, nuovo cinepanettone Filmauro, ci raccontano il film durante le riprese sul set.

Natale a Londra - Dio salvi la regina: incontro con il cast sul set
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Come ogni anno, il cinepanettone di casa De Laurentiis invaderà le sale cinematografiche in prossimità delle festività natalizie, portando sul grande schermo il suo campionario di comici pronti a travolgere lo spettatore a suon di battute e gag finalizzate a strappargli risate. Il 15 Dicembre 2016 sarà la volta di Natale a Londra - Dio salvi la regina, diretto da Volfango De Biasi come Un Natale stupefacente e Natale col boss e che vedrà di nuovo in qualità di interpreti principali Lillo e Greg (all'anagrafe Pasquale Petrolo e Claudio Gregori). Al loro fianco, oltre al già collaudato Paolo Ruffini e all'Enrico Guarneri proveniente dal film di Natale dello scorso anno, troveremo la zaloniana Elena Giovanardi, Nino Frassica, il pugliese Uccio De Santis, Ninetto Davoli e la coppia napoletana Arteteca, ovvero Enzo Iuppariello e Monica Lima. Siamo andati a trovarli sul set a Roma, nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio, per farci anticipare qualcosa su ciò che vedremo al cinema tra due mesi, quando il lungometraggio verrà distribuito da Filmauro.

Quale sarà il plot del film?

Volfango De Biasi: Il film gioca un po' sui classici della commedia. È una sorta di Ocean's eleven o Pozzanghera 7, un gruppo di soliti ignoti molto noti, di sgangherati e incapaci che decidono di mettere a segno un grande colpo con destrezza, perché, anziché impossessarsi dei gioielli della corona, tentano di rubare i cani della regina per cercare di chiedere un riscatto. Oggi giriamo proprio la scena del rapimento dei cani a Buckingham Palace. Ovviamente, trattandosi di un film prodotto in Italia, ha gli interni girati a Roma e gli esterni a Londra. Ora siamo alla quinta settimana di riprese su otto. Una volta terminate le scene a Buckingham Palace, saremo in teatro di posa e, infine, a Londra.
Paolo Ruffini: Però la regina è vera, l'ha presa De Laurentiis a Roma, ha venduto un calciatore per avere lei (ride).
Lillo: Poi, per ricordarci che siamo a Londra, ogni tanto passa qualcuno che dice "Brexit" (ride).

Come mai questo ritorno all'estero, a sei anni da Natale in Sudafrica, ultimo cinepanettone Filmauro girato fuori dall'Italia?

Volfango De Biasi: Per raccontare un grande colpo alla regina non ci sono grandissime possibilità, quindi si è pensato di ambientare il film a Londra e di andare a Buckingham Palace.
Lillo: Volevamo rubare il portafoglio a Renzi, ma era misero (ride).

Ci sono difficoltà nel dirigere un cast così variegato?

Volfango De Biasi: Assolutamente no, è un gruppo di professionisti straordinari, di amici, e, molto spesso, si dice che sul lavoro si deve soffrire. Io devo dire che questo, dei cinque film che ho realizzato fino ad oggi, è quello in cui sto lavorando meglio, con più facilità. Siamo undici, come una squadra di calcio, ognuno ha le sue qualità ed è una coalizione volontaria per cercare di fare un bel film insieme.

Potete parlarci dei personaggi che vedremo nel film?

Lillo: Io sono il figlio illegittimo di Ninetto Davoli, che interpreta un grande boss romano, e intendo calcare le sue orme conseguendo, però, scarsi risultati, perché non sono affatto portato per quel tipo di vita. A differenza del personaggio di Greg, il figlio legittimo, portato per la vita criminale, ma che, a causa di uno shock, soffre di una schizofrenia che lo fa essere a volte boy scout, a volte malavitoso. Quindi, passa da un personaggio all'altro.
Volfango: Il colpo lo pensa ‘u Barone, interpretato da Nino Frassica.
Eleonora Giovanardi: Io sono Anita, una chef con un ristorante stellato a Londra, nonché figlia di Nino, e, per salvare l'attività, parteciperò a questo colpaccio a Buckingham Palace. Poi, in mezzo vi sarà una storia romantica.
Monica Lima: Io sono la sempliciona del gruppo, la sobria. Io ed Enzo siamo una coppia non ancora sposata e loro ci utilizzano per fare questo colpaccio, ma, nel frattempo, io sfrutto Paolo Ruffini per ottenere determinate cose da Enzo.
Enzo Iuppariello: Io interpreto un ristoratore insieme a Monica.
Monica Lima: Abbiamo questo ristorante a Londra, di fronte a quello di Paolo, Eleonora e Nino.
Enzo Iuppariello: Loro sono stellati, ma noi siamo meglio (ride).
Monica Lima: Sì, il nostro ristorante va molto bene perché c'è una ricetta segreta.
Enzo Iuppariello: Quindi, diventiamo complici inconsapevoli del colpo alla regina.
Enrico Guarneri: Nel momento in cui Lillo e Greg vanno a Londra per recuperare un credito, scoprono che Nino Frassica non può restituire la somma perché fortemente indebitato con dei malavitosi inglesi. Quindi, l'unica soluzione è trovare il denaro e gli viene in mente di rapire i cani per chiedere un riscatto. Decide di rimettere in piedi la vecchia banda e chiama ‘u Mago e ‘u Barese, ovvero io e Uccio De Santis. Io sbarco il lunario facendo giochi di prestigio per bambini e famiglie, quindi accetto e divento un elemento fondamentale grazie ai miei trucchi. Ho avuto un maestro, Alex, che me ne ha insegnati diversi.
Nino Frassica: Io faccio il Barone, ex delinquente siciliano che si trasferisce a Londra e apre un ristorante. Però vorrei fare una premessa: nel film Eleonora Giovanardi è mia figlia e, guardando la sua bellezza, i candidati per la parte eravamo io, Raoul Bova, Luca Argentero e Raoul Bova, due volte Raoul Bova, ma era troppo giovane per interpretare il padre (ride). Volevo anche aggiungere che il film non è un cinepanettone, perché si mangia di tutto e non si vede neppure una fetta di panettone (ride). Comunque, Volfango sa trattare bene la comicità e sa girare, poi, è anche un film di spionaggio, perché c'è una scena in cui io guardo attraverso la porta cosa sta facendo mia figlia (ride). È un film colto, con scene d'amore e una di sesso che nella sceneggiatura non c'era, poi l'hanno trovata scritta a penna perché l'avevo aggiunta io, ma l'hanno tolta (ride). Io, infine, ho accettato la parte soprattutto perché sono un grande ammiratore di Lillo e Greg.
Lillo: Questo, però, è vero, non sta scherzando, ma è una stima reciproca.

Come nasce l'idea dello chef? Eleonora e Paolo sanno cucinare?

Eleonora Giovanardi: Io non so neanche far bollire l'acqua per la pasta (ride). Fingiamo, però sul set abbiamo lo chef che ci aiuta.
Paolo Ruffini: No, io non so cucinare, ora vanno molto di moda questi chef divi, mentre io sono l'antidivo (ride). Sono molto innamorato di Eleonora e faccio il colpo per cercare di conquistarla.

Quindi, essendo un film alla Ocean's eleven, vi sarà azione...

Volfango de Biasi: Ovviamente, Ocean's eleven ci spiccia casa, noi siamo molto oltre, sia in fatto di mezzi che di qualità (ride).
Lillo: Anche a livello attoriale (ride).
Volfango De Biasi: Comunque, io amo molto l'action comedy, già affrontata in Natale col boss, e vi sarà anche una scena in cui Lillo e Greg faranno impallidire in una sorta di incubo tra Bud Spencer e i film coreani, picchiando come fabbri (ride).
Lillo: Sì, poi c'è questa cosa della stima per i film comici degli anni Settanta che accomuna noi due e Volfango.
Greg: Noi? Parla per te (ride).
Lillo: Ok, mi correggo, io e Volfango siamo appassionati di cinema d'azione degli anni Settanta come quelli di Bud Spencer e Terence Hill. Almeno io, da bambino li amavo molto. Secondo me quella è stata una grandissima tradizione di cinema popolare, di puro intrattenimento, ma anche di grande qualità. Quindi, abbiamo cercato di citare questo tipo di cinema che era molto interessante.
Volfango De Biasi: E, chiaramente, con Lillo ci siamo ispirati a Kung fu panda (ride).
Lillo: In una scena sì. Io ho chiesto citazioni a George Clooney, ma Volfango ha detto che era meglio Kung fu panda (ride).

Greg curerà le musiche anche questa volta?

Greg: Sì, ce ne occuperemo sempre io e Attilio Di Giovanni. Da un certo punto di vista, quest'anno la cosa sarà anche più divertente, perché, giocando con un film d'azione e i riferimenti a titoli attuali come Now you see me e, appunto, Ocean's eleven, vi saranno sonorità moderne, ma sempre con questo movimento spy anni Sessanta. Quindi, vi sono i vari tappeti che sonorizzano le scene di suspense e un paio, invece, per due improbabili scene d'amore.
Lillo: Sì, tra me e Nino Frassica (ride).
Nino Frassica: La coppia romantica del film sono Paolino ed Eleonora.
Eleonora Giovanardi: Sì, anche con Greg (ride).
Volfango De Biasi: È vero, anche con Greg, c'è una sorta di triangolo amoroso.
Lillo: Eleonora nel film pomicia con tutti, tranne con me (ride).

Che tipo di comicità dobbiamo aspettarci?

Volfango De Biasi: La sceneggiatura non è un prodotto di marketing. Si scrive una storia che ci diverte, poi, ognuno di noi mette la sua pennellata e fa la propria battuta, è un gruppo unito nella volontà di far ridere in maniera onesta. Di mio, non credo nella comicità "genitale".
Uccio De Santis: Proprio come dice Volfango, ognuno ha messo di suo con la propria comicità. Ho avuto difficoltà a far capire che sono pugliese, ma, alla fine, ci sono riuscito.

A Londra dove avete girato?

Volfango De Biasi: In vari posti, sicuramente in quelli più pittoreschi. Gli esterni di Buckingham Palace, racconteremo una Londra che uno conosce e si aspetta di vedere, anche perché il film è sempre un non luogo, all'interno delle dinamiche dei personaggi.
Ninetto Davoli: Comunque, volevo aggiungere che, secondo me, Natale a Londra - Dio salvi la regina rappresenta un vero ritorno alla commedia italiana che, purtroppo, da tempo non si fa più. Quindi, un grazie va a Volfango e agli attori che prendono parte al film con passione. Speriamo di rappresentare uno spunto per consigliare ad altri giovani registi di riprendere il discorso della commedia italiana che, in questo paese, abbiamo un po' trascurato. Io sono contrario al cinepanettone, mentre questa è una vera commedia italiana. Volfango ha la verve per fare questo tipo di cinema. La commedia è bella e divertente e io l'ho fatta, mi è dispiaciuto molto quando è scomparsa. Io qui ho partecipato con entusiasmo, trovandomi a lavorare con veri professionisti.

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