Intervista Mark Ruffalo al Giffoni 2015

Amatissimo dai fan e oramai noto in tutto il mondo per il suo ruolo centrale nella saga degli Avengers (in cui interpreta Bruce Banner/Hulk) l'attore americano ricorda le sue origini italiane...

Intervista Mark Ruffalo al Giffoni 2015
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Ha salutato "la madrepatria" Italia sui social newtork già alcuni giorni prima di arrivare al 45° Giffoni Film Festival (17-26 Giffoni Valle Piana, SA): così Mark Ruffalo ha inaugurato il parterre di ospiti internazionali della kermesse campana, con un entusiasmo e una disponibilità da vero supereroe. Non verde, come il suo alter ego Hulk nel franchise Avengers, ma rosso per l'emozione, tra baci, abbracci e saluti in italiano al pubblico che dall'alba ha affollato il blu carpet dell'evento. La moglie Sunrise gli ha anche ritagliato un momento per ammirare un ritratto realizzato da una fan, che immediatamente l'attore ha postato su internet assieme al super selfie con i piccoli giurati.
Poco prima si è commosso nel parlare della legalizzazione delle unioni gay in America, ha ricordato con orgoglio il progetto del film tv The Normal Heart assieme a Matt Bomer, che proprio nell'edizione 2014 del festival aveva coinvolto la platea raccontando emozione e responsabilità nella pellicola diretta da Ryan Murphy e prodotta da Brad Pitt.

Tra impegno e supereroi, ma sempre di cuore

Qual è il ricordo più vivido di Foxcatcher, che ti é valso la nomination agli Oscar?
Durante i sette mesi di riprese ho instaurato un legame stretto con Channing Tatum. Abbiamo lottato un sacco ed essendo entrambi molto competitivi potete immaginare come sia andata considerando, però, che lui era 45 chili più pesante di me...

Cosa ti ha portato, invece, a scegliere il progetto di Tutto può cambiare?
Non sono un grande appassionato del genere musical ma dopo aver visto un solo film del regista ho capito che avrei voluto lavorare con lui. D'altronde la musica resta la colonna sonora della vita e per me ha un ruolo fondamentale, ma ci tenevo che nella pellicola non ne spezzasse il ritmo narrativo".

Ci anticipi qualcosa del prossimo progetto, Spotlight?
Si tratta di un film diretto da Tom McCarthy su un giornalista del Boston Globe che negli Anni Novanta ha reso pubbliche le molestie operate da alcuni sacerdoti a Boston, una storia davvero d'impatto...

Quale supereroe era il tuo preferito da bambino?
Ho sempre sognato di essere Hulk, ma mi piace anche Wolverine. Purtroppo la parte era già presa! (Ride)

Come hai saputo di aver ottenuto la parte di Bruce Banner?
La produzione mi ha suggerito di affacciarmi dalla finestra intorno alle 4 del mattino: se avessi trovato fuori ad aspettarmi una limousine allora sarei andato sul set, fortunatamente è stato così...

Eri un appassionato di fumetti?
Sono cresciuto leggendo i fumetti e mi ci sono riavvicinato quando ho ottenuto la parte. Mi piace che nell'universo Marvel al cinema si espanda la storia già presente nei comics perché lascia il pubblico a chiedersi cosa accadrà.

Ti ha sorpreso la lovestory tra Hulk e Vedova Nera in Avengers: Age of Ultron?
Quest'affiatamento tra i due mi ha piacevolmente colpito, anche se in parte s'intuiva già nel primo film. Credo stiano una bella coppia e che siano fatti per stare insieme.

C'è un altro momento da Vendicatore a cui sei particolarmente legato?
Strapazzare Loki è stata una vera gioia... a parte questo mi piacciono le scene in cui i Vendicatori parlano tra loro, discutono e si relazionano perché in fondo sono esseri umani, anche se speciali ed eroi.

Vedremo altre pellicole dedicate solo a Hulk?
Ce ne sono state e spero continueranno ad esserci, se il pubblico avrà voglia di vedere Hulk anche brizzolato o, nel caso del mio viaggio in Italia, paffutello per via della pasta!

C'è un personaggio della DC Comics, invece, che ammiri?
Ecco una domanda a cui non so rispondere... proviamo con Bambi??