Intervista La Scuola Più Bella Del Mondo - Il cast

Quattro chiacchiere con De Sica, Papaleo, Miniero e la Leone

Intervista La Scuola Più Bella Del Mondo - Il cast
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Ormai re incontrastato, fin dagli anni Ottanta, della risata natalizia sotto l'albero, Christian De Sica sembra aver deciso per il 2014 di distaccarsi da Filmauro e di anticipare la propria presenza nelle sale cinematografiche italiane prendendo parte a La scuola più bella del mondo, che, diretto dal Luca Miniero autore di Benvenuti al Sud e del suo sequel Benvenuti al Nord, verrà distribuito da Universal Pictures International Italy a partire dal 13 Novembre.
Una commedia in cui ricopre il ruolo del puntiglioso preside di una scuola media Toscana che, per vincere la Coppa di Scuola dell'Anno, cerca di organizzare un gemellaggio con alcuni studenti di Accra, Ghana, ritrovandosi, per un errore causato dal maldestro bidello, ad accogliere una classe di scatenati ragazzini di Acerra, Napoli.
Ragazzini accompagnati da un eccentrico insegnante interpretato da Rocco Papaleo (già al servizio di Miniero per il precedente Un boss in salotto), che, insieme allo stesso De Sica, al regista e alla televisiva Miriam Leone, qui impegnata a vestire i panni di una giovane professoressa, abbiamo avuto modo di incontrare a Roma proprio per scambiare qualche parola sul lungometraggio.

Noi speriamo che ce la caviamo

Come si è arrivati ad Astutillo Smeriglia, del quale, nel film, sono presenti dei disegni animati?
Luca Miniero:
Lo conoscevo già per il suo lavoro, quindi ho pensato di farlo partecipare a questo progetto. Quindi abbiamo precisato i sogni di Rocco con Dio ed abbiamo deciso che sarebbe stato interessante sfruttarle in questo modo all'interno della storia.

A partire da Benvenuti al Sud, è la quarta volta di seguito che ricorre il contrasto Nord-Sud nella filmografia di Luca Miniero...
Luca Miniero: Sì, diciamo che già lo avevo fatto in Incantesimo napoletano e in alcuni episodi di Viaggio in Italia - Una favola vera. Diciamo che viene preso a pretesto per raccontare mondi diversi e, in questo caso, il tema della scuola.


Il personaggio interpretato da Christian De Sica inizia molto duro e cattivo, poi rientra nei ranghi...

Christian De Sica: Sì, grazie ai bambini napoletani, perché è prepotente, competitivo. Però i professori, i presidi sono tutte anime belle, stanno a contatto coi bambini, veramente sono degli angeli di seconda classe. Angeli che, come dice anche rocco, dovrebbero pagare un po' di più perché sono il futuro.

Come sono stati scelti i bambini?
Luca Miniero: Abbiamo fatto un cast molto ampio, addirittura ne abbiamo visti quattromila tra Toscana e Campania. Sono contento del risultato e dirigerli è stato facile perché sono bravi. Abbiamo creato un rapporto bellissimo con loro.
Miriam Leone: Poi, parlano il loro linguaggio ed ognuno di loro ha portato se stesso. Addirittura, avevamo un imitatore in erba che rifaceva Rocco ed era straordinario (ride).

Quanto c'è nel film di Io speriamo che me la cavo, che viene anche citato?
Luca Miniero: Si tratta di un film che a me è piaciuto molto e mi ricorda tante cose. Certo, ora è un po' vecchio, ma quando sono usciti sia il film che il libro erano una novità.
Rocco Papaleo: Comunque, film sulla scuola ce ne sono, ma era tempo che non si faceva un film così divertente e, allo stesso tempo, capace di ridare questa centralità ad un istituto.
Miriam Leone: Anche perché, tra crisi economica e altro, non si sta parlando più della scuola pubblica, che è, invece, un bene che va sempre salvaguardato.

I bambini li guardano

Avete guardato anche ai recenti film sulla scuola realizzati all'estero?
Luca Miniero: Io ho visto Fuga dalla scuola media e i recenti film riguardanti la scuola, qui, però, in realtà si racconta una gita ed il tema è più comico che di commedia. In effetti, però, almeno quelli che conosco io hanno sempre un aspetto tragico, una dimensione semiseria. In Italia, un grande film sulla scuola è stato, secondo me, La scuola di Daniele Luchetti.

Miriam ci può parlare un po' di questa sua nuova carriera d'attrice, visto che abbiamo anche avuto modo di vederla, di recente, in Fratelli unici?
Miriam Leone:
Sì, in realtà, poi, sono due anni di lavoro molto intenso. La recitazione è sempre stata la mia attività collaterale, perché, pur lavorando in televisione, studiavo. È stata sempre presente nella mia mente, poi sono arrivate le occasioni, però, prima di esse, ho pensato che se avessi lasciato la televisione le avrei potute vivere totalmente meglio. Ora vedremo cosa accadrà.

Ci potete parlare del coinvolgimento di Lello Arena?
Luca Miniero: Ho pensato a Lello Arena in seguito ad un film su Massimo Troisi che poi non si è più fatto. Poi, naturalmente, lui a me piace molto, è molto bravo.

Ultimamente non vi sembra che si stia calcando un po' troppo la mano sul genere, visto che, soltanto questa settimana, sono uscite sette commedie italiane e, subito dopo di voi, uscirà anche il nuovo film di Milani?
Christian De Sica: Prima i film comici li facevamo solo io e mio cognato (Carlo Verdone, nda), adesso li fanno tutti (ride).
Luca Miniero: Noi che dobbiamo fare? I film non comici la gente non va a vederli, la fantascienza la fanno gli americani. Il problema di questa fossilizzazione sul genere credo sia più europeo che solamente italiano, perché anche horror e western non vi sono più e credo che, ormai, sia soprattutto la serie tv a sperimentare. Il cinema è un po' indietro, quindi credo che ciò che una volta era al cinema ora è in televisione. Soprattutto in una certa televisione, nemmeno troppo quella italiana.
Christian De Sica: Ci sono anche attori che fanno troppi film, sembra quasi di guardare un talk show, accendi e vedi sempre le stesse facce. Dovrebbero stare un po' attenti a questo; ai tempi dell'epoca d'oro del cinema, Nino Manfredi mi disse che bisogna fare un solo film all'anno.
Rocco Papaleo: Nonostante questo, la commedia è sempre il genere che incassa di più. Pensiamo ad un super film come Anime nere, grandioso, ha incassato ottocentomila euro, mentre una qualsiasi commediola fa due milioni. Certo, sono spinte diversamente, hanno più copie, però incassa sempre più di altri generi.
Christian De Sica: Anche Laura Morante pare che ora dirigerà un film comico.

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