Intervista Il Commissario Torrente - Il braccio idiota della legge: Santiago Segura

Il commissario più trash di Spagna a Roma per presentare la sua quarta avventura

Intervista Il Commissario Torrente - Il braccio idiota della legge: Santiago Segura
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In Italia lo conoscono veramente in pochi, grazie in particolar modo alle sue apparizioni in diversi dei lungometraggi diretti da Álex de la Iglesia, ma Santiago Segura, nato a Madrid nel 1964, in patria è una vera e propria celebrità.
Vincitore nel 1995 del Goya per il miglior cortometraggio di finzione con Perturbado, di due anni prima, ha raggiunto la vera e propria popolarità nel 1998, dirigendo Torrente, el brazo tonto de la ley, ovvero uno dei maggiori successi della cinematografia iberica (tre milioni di spettatori).
Un poliziesco comico in salsa trash in cui concesse anche anima e corpo al rozzissimo e maldestro commissario Torrente, tornato in azione sia nel 2001, con Torrente 2: Misìon in marbella, che quattro anni dopo con Torrente 3: El protector, che si collocò nuovamente in cima al box office, soppiantando addirittura Star wars episodio III: La vendetta dei Sith di George Lucas.
Curiosamente, però, è il quarto capitolo della serie, Il commissario Torrente - Il braccio idiota della legge, datato 2011, il primo ad approdare sugli schermi italiani, a partire dal 2 Maggio 2013, distribuito dalla Ellemme Group di Giorgio e Vanessa Ferrero, entrambi presenti alla conferenza stampa romana del film insieme al regista e protagonista, a quanto pare conoscitore di Milo Manara e Andrea Pazienza, nonché da sempre interessato al panorama dei fumetti italiani.
E, proprio a proposito della bizzarra scelta di distribuire il quarto episodio in Italia, dove i primi tre sono ancora inediti, Giorgio Ferrero ha spiegato: "Distribuiremo anche i primi tre film della serie, ma abbiamo voluto cominciare dal quarto perché ci sembrava quello più ricco".

Il braccio trash del cinema spagnolo!

Cominciamo parlando della passione per il cinema italiano...

Santiago Segura:
Io sono un grande fan del Neorealismo, per me Vittorio De Sica, all'inizio, era un rivoluzionario. Mi piace l'idea di poter plasmare con ironia gli elementi tristi della società.

E il trash italiano?

Santiago Segura: Adoro il trash italiano. Poi, io sono molto cinefilo, mi piacciono i classici, Rossellini, Pasolini, Fulci, Leone, Corbucci e l'horror, ma anche i film di Alvaro Vitali, del quale in Spagna abbiamo un equivalente. Chiedevo proprio a Vanessa se ancora lavora perché lo vorrei per Torrente 5. Tra l'altro, ricordo una proiezione in Spagna di Pasqualino Cammarata... capitano di fregata.

Come mai il protagonista della serie è un personaggio che prende in giro le autorità?

Santiago Segura: Tutte le cose che arrivano all'eccesso, anche le autorità, alla fine fanno ridere. Chi indossa una divisa arriva spesso a stonare per il suo eccesso di potere. Poi, io sono sempre stato attratto dai personaggi perdenti da portare sullo schermo e mi piace anche quella gente che non ha consapevolezza di se. Per esempio, Torrente si crede bellissimo e profumato, quando non lo è affatto. Mi sono anche reso conto del fatto che un elemento di disturbo della vita reale diventa divertente sullo schermo, perché Torrente, in fin dei conti, è machista, franchista e alcolista. Comunque, sto imparando l'italiano per girare Torrente 5 e non è una minaccia (ride).

E come sarebbe stato Torrente all'epoca di Franco?

Santiago Segura: Torrente, come dicevo, è franchista. Nei fumetti a lui dedicati viaggia nel tempo e va nel passato, ma nel quinto capitolo della serie si troverà sempre nel presente.

Come si è evoluto il personaggio dal primo al quarto film?

Santiago Segura: Mi sento come un bambino che gioca con i suoi giocattoli e, grazie al successo dei diversi episodi della serie, il budget è aumentato. In Spagna è un blockbuster, ma anche un po' brutale, infatti qui in Italia hanno tagliato delle scene.

Quali scene hanno tagliato?

Santiago Segura:
Cose molto sgradevoli, direi che hanno fatto bene a tagliarle per i bambini. Per esempio, nella scena della doccia, quando mi cade il sapone, siccome ho girato in 3D, lo spettatore si trovava il mio culo contro lo schermo (ride).

Come mai nel film c'è questa comicità così violenta e molto anni Settanta?

Santiago Segura: Quando è uscito il primo film su Torrente, quindici anni fa, lo vedevo come un film underground, invece ha avuto un successo enorme. E' un tipo di visione un po' sporca dalla quale, certo, bisogna prendere una certa distanza.

Tra l'altro, nel film si respira anche la crisi della Spagna...


Santiago Segura: Oggi l'Europa è in una situazione di grande crisi e il personaggio di Torrente, ora, ne risente molto più di prima. Tra l'altro, sono molto preoccupato per questa situazione.

Come si spiega il successo ottenuto dalla serie del commissario Torrente?

Santiago Segura: E' inspiegabile (ride). Sono ancora sopraffatto dall'idea che Giorgio e Vanessa abbiano avuto fiducia in questo film. Facciamo così: se vi è piaciuto, raccomandatelo ai vostri amici, se non vi è piaciuto, invece, consigliate ai vostri nemici di andare a vederlo (ride).

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