Intervista Chiara Francini

Quattro chiacchiere con Chiara Francini, tra cinema, tv e teatro

Intervista Chiara Francini
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Nel suo abitino bianco bon ton Chiara Francini sfoggia una bellezza eterea da diva d’altri tempi, ma non lasciamoci ingannare dalle apparenze: in realtà sfodera una grinta e una simpatia prive di capricci da star. D’altronde la sua arma di seduzione resta la risata, anche se la provocante campagna di Dolce e Gabbana che l'ha vista protagonista la dipingeva con toni più passionali di quelli a cui ci ha abituati anche in tv in Colorado. L'abbiamo vista al cinema, l'ultima volta, in Pazze di me di Fausto Brizzi a inizio anno, ma da allora non è stata certo con le mani in mano: tra teatro, televisione (Aggratis! su Rai Due e Fashion Style su La 5) e le riprese dei nuovi Soapopera e Quasi quasi ti sposo (in sala nel corso del 2014), non ha avuto un attimo di respiro. Ma l’amore? Dopo otto anni, continua la relazione con il fidanzato svedese Fredrik Lundqvist, vicedirettore di un’università privata e commerciante. A sentir lei ha già trovato la chiave della felicità...

Quale strada l’ha portata alla recitazione?
Sono sempre stata una bambina e un’adolescente estrosa, con punte di grande malinconia che di solito associo all’arancione. Tutte le mie peculiarità mi hanno portato a questa carriera, anche se non è stata una decisione cosciente. Il trucco è di assecondare i propri colori per ottenere un quadro originale.

Cosa vuol dire per lei la felicità?
Mi considero una ottimista e quindi la felicità sta nelle cose a cui temgo. Dopo un esame andato bene a scuola mi premiavo sempre mangiando un gelato o comprando la VHS di un film che mi piaceva. La felicità è un puzzle che va composto pian piano, attraverso il quotidiano. Quando gioco con i miei gatti o leggo la pagina di un libro che va di pari passo con quello che sta succedendo a me o quando ricevo la chiamata per un provino andato a buon fine: tutto questo mi fa sprizzare gioia da tutti i pori.

Tra gli ultimi provini fortunati ce n'è stato uno nuovamente con Fausto Brizzi...
Ero in macchina - ma non guidavo io - quando mi ha chiamato per darmi la parte in “Pazze di me”. Sapeva da tempo di avermi scelto ma mi ha fatto penare tre mesi e mi ha dato la notizia al telefono il giorno del mio compleanno, il 20 dicembre. In quel momento ero fuori di me, quasi saltavo dalla felicità...

Come ha affrontato le scene di nudo in spiaggia che ha girato con lui?
In quella scena non avevo controfigure e mi sono ritrovata sulla sabbia con addosso solo le scarpe. Se pensi che io non vado nemmeno al mare perché non prendo il sole e sono molto pudica puoi immaginare l’imbarazzo!

Cosa ricorda, invece, dell’esperienza a “Colorado”?
Lavorare con quella gabbia di matti è stato divertentissimo perché l’allegria che vedete sul palco è tutta vera. Unico neo? Io sono una secchiona e imparo tutto a memoria, invece stando con loro ho perso dieci chili perché sono degli adorabili cialtroni e alla fine ho anche pianto.

Qual è il suo film preferito e la scena più iconica?
Il mio film preferito è “Via col vento”: la scena in cui Rossella O’Hara bacia Ashley e sta per aprire la porta ben sapendo che tutti la odieranno. Lei entra con il sopracciglio alto, dimostrando un enorme coraggio nel tener testa agli errori che ha fatto.

Oltre alle piccole gioie quotidiani e alle risate, ha qualche altra ricetta segreta della felicità da condividere?
L’amore nel mio caso vuol dire tornare a casa e trovare sempre la stessa faccia. È sempre lui, una certezza, rassicurante come essere coperti d’inverno da un bel plaid sul divano.

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