Baby Driver, intervista a Edgar Wright, tra passato, presente e futuro

Quattro chiacchiere in compagnia di uno dei talenti autoriali più raffinati e brillanti della sua generazione, tra passato, presente e progetti futuri.

Baby Driver, intervista a Edgar Wright, tra passato, presente e futuro
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Raggiunge il successo internazionale nel 2004 con L'Alba dei morti dementi, per poi continuare la sua formidabile carriera con titoli divenuti ormai cult imprescindibili del cinema contemporaneo, tra parodia, sperimentazioni e una fucina di idee incredibile. Arrivano Così Hot Fuzz, Scott Pilgrim e La fine del mondo, fino a quest'ultimo Baby Driver - Il genio della fuga, in uscita nelle sale italiane il 7 settembre. Stiamo ovviamente parlando del giovane e talentuosissimo Edgar Wright, con il quale abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere per telefono nel corso di un'intervista tra passato, presente e progetti futuri, tenendo il punto del formidabile lavoro svolto con questo action-movie dalla colonna sonora diegetica con protagonisti Ansel Elgot e Kevin Spacey, tra l'altro al centro di un ulteriore incontro stampa di qualche giorno fa in quel di Roma.Di seguito la nostra intervista con il regista.

QUAL È STATA LA PIÙ GRANDE SFIDA NEL GIRARE BABY DRIVER?

EW: "Senza dubbio la parte più difficile, la vera sfida, sono state le scene di inseguimento tra le auto. Pensarle, strutturarle e infine tradurre quelle sequenze action dalla carta al grande schermo è stato davvero un duro lavoro, difficile ma sinceramente entusiasmante".

NONOSTANTE BABY DRIVER CONTENGA MOLTA COMMEDIA, MISCELATA PERFETTAMENTE CON IL SUO STILE IPERCINETICO E A UNA PROFONDA VENA ROMANCE, SEMBRA CHE ABBIA VOLUTAMENTE VOLUTO RIMUOVERE DAL FILM UN CERTO BRITISH HUMOR IN FAVORE DI UN'IRONIA MARCATAMENTE AMERICANA. È COSÌ? TROVA ANCHE LEI CHE CI SIANO DIFFERENZE CON LA TRILOGIA DEL CORNETTO, AD ESEMPIO?

EW: "In realtà pensavo a questo film anche prima di dirigere la Trilogia del Cornetto. È qualcosa alla quale ho pensato per moltissimo tempo, e quando l'ho finalmente scritto non pensavo fosse così divertente come poi si è effettivamente rivelato. Ho cercato di fare più un heist-action movie con forti elementi musical. La commedia è quindi l'ironia sono poi venute da sole. È stato più un processo naturale che ricercato, quindi in definitiva non c'è nulla di voluto in questo caso specifico".

IN UNA RECENTE INTERVISTA, GUILLERMO DEL TORO HA DETTO CHE BABY DRIVER LO HA AIUTATO A COMPRENDERE COME SUPERARE LA DELUSIONE LEGATA AL FALLIMENTO DI UN IMPORTANTE PROGETTO (SI RIFERIVA A HELLBOY 3).PER LEI È UGUALE? BABY DRIVER RAPPRESENTA IN QUALCHE MODO UNA CURA DAL FALLIMENTO DEL SUO ANT-MAN?

EW: "Sai, capisco perfettamente la sensazione che ha provato Guillermo del Toro nel veder fallire un progetto che ha cercato per lungo tempo di far funzionare. Il nocciolo della questione, per quanto mi riguarda, è però da rintracciare nel fatto che ho completato lo script di Baby Driver ancor prima di dirigere La fine del mondo, quindi prima di Ant-Man. Come detto, era un film che volevo dirigere da sempre, ma l'unico problema era solo trovare il momento giusto per farlo. La cosa ironica è che mentre lavoravo ad Ant-Man, speravo che il film si rivelasse un successo di critica e pubblico così da poter fare Baby Driver, che alla fine ho diretto comunque senza girare Ant-Man".

QUAL È "IL SUO PEZZO CHE LA FA MORIRE"? È UN RIFERIMENTO A UNA FRASE PRONUNCIATA DA JON HAMM: QUAL È IN DEFINITIVA LA SUA CANZONE DEL CUORE, LA SUA PREFERITA?

EW: "Beh, penso che Bellbottoms dei Jon Spencer Blue Explosion sia un pezzo davvero significativo per me. È anche la canzone che ha ispirato l'intero Baby Driver, quindi direi senza dubbio che Bellbottoms è la canzone che mi fa morire".

PER CONCLUDERE, UNA DOMANDA SUL FUTURO. IN QUESTE ULTIME SETTIMANE È STATA RIPORTATA LA NOTIZIA CHE LA WORKING TITLE LE AVREBBE CHIESTO DI DIRIGERE UN SEQUEL DI BABY DRIVER. SE CONFERMA, HA GIÀ QUALCHE IDEA PER IL SECONDO CAPITOLO DEL POSSIBILE FRANCHISE? PENSA INOLTRE A UN NUOVO PROGETTO TOTALMENTE ORIGINALE, MAGARI NUOVAMENTE IN COMPAGNIA DI SIMON PEGG E NICK FROST?

EW: "A dire il vero entrambe le cose sono state già discusse. Attualmente stiamo parlando con la Working Title per il sequel di Baby Driver, e spero una volta finito questo press tour di potermi concentrare contemporaneamente sia sul sequel che su qualcosa di nuovo. Io e Simon poi siamo molto amici, quindi vorremmo tornare a scrivere qualcosa insieme. Il problema è che nell'ultimo anno siamo riusciti a sentirci si e no 3 o 4 volte. Siamo entrambi molto impegnati, specie Simon con progetti come Star Trek 4 o Mission: Impossible 6. Diciamo che al momento è tutto lasciato in sospeso. Vedremo nei prossimi mesi".

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