First look Soap opera

Visita sul set del terzo film di Alessandro Genovesi

First look Soap opera
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"Questo film parte da una sceneggiatura originale e si è deciso di girarlo a Cinecittà perché mi piaceva l'idea che si svolgesse in un mondo inventato, come, appunto, quello delle soap. Sono molto felice di girare qui perché, pur non essendo di Roma, sono italiano, e Cinecittà è un patrimonio dell'Italia".
A parlare è Alessandro Genovesi, autore de La peggior settimana della mia vita (2011) e Il peggior Natale della mia vita (2012), che ci ha accolti a Roma, negli studios di Cinecittà, affiancato da parte del cast, nella quinta settimana di riprese della sua terza fatica dietro la macchina da presa: Soap opera, prodotto da Colorado Film e Medusa Film con un budget di cinque milioni di euro e che approderà nelle sale nell'Autunno del 2014, distribuito dalla seconda.
È un affascinante set caratterizzato dalla ricostruzione degli appartamenti in cui si svolge la vicenda e dell'esterno innevato della palazzina ad apparire davanti ai nostri occhi meravigliati, in quanto, come Genovesi continua a spiegare: "Questo è un cinema che non si fa più, perché è tutto ricostruito e volevo che fosse così, in quanto oggi viviamo in un mondo buffo, estetico".
La storia raccontata si svolge nei tre giorni che precedono il Capodanno e inscena gli odii, gli amori, gli equivoci, gli intrecci e le complicate traiettorie emotive che collegano tra di loro i bizzarri abitanti dello stesso palazzo.

Vita da set

Abitanti comprendenti Francesco, ovvero Fabio De Luigi, ancora innamorato della sua ex Anna alias Cristiana Capotondi, che scopre di essere incinta di un altro uomo, Paolo, con le fattezze di Ricky Memphis, che aspetta un figlio dalla moglie ma viene assalito da dubbi sulla propria sessualità, Alice, interpretata da Chiara Francini, star di una soap opera televisiva con la passione per gli uomini in divisa, e Gianni e Mario, nei cui panni troviamo Ale e Franz, esilaranti fratelli legati da un incidente che costringe uno dei due su una sedia a rotelle e l'altro ad accudirlo.
Combriccola cui si aggiunge Elisa Sednaoui, fresca del suicidio dell'ex fidanzato e che, arrivata da Parigi, suona alla porta di Francesco: "Io sono nata in Italia ed è un onore, per me, far parte di questo film, il mio primo italiano, perché, oltre a trovarmi a lavorare con questo cast, è un progetto speciale, con un comparto tecnico-artistico eccezionale; quando sono arrivata sul set, mi sembrava di trovarmi in un parco dei divertimenti in stile Disneyland".
Tra l'altro, il regista ci anticipa che Chiara Francini obbligherà Diego Abatantuono a indossare una divisa da carabiniere, come lui, a sua volta, le chiederà di mettere addosso gli abiti della soap opera, soddisfacendo le rispettive manie sessuali; ma l'attrice aggiunge: "Il mio personaggio non è la ragazza della porta accanto, ha anche un lato un po' dark, credo riserverà molte sorprese... in tutti i sensi".
Sappiamo anche che ci sarà un bacio tra De Luigi e Memphis, il quale ha dichiarato: "Baciare Fabio è stato fantastico, ho messo in discussione quarantacinque anni della mia sessualità (ride); Comunque, la sceneggiatura mi è piaciuta subito e, dalle parole e dall'entusiasmo di Alessandro, ho capito la particolarità del film. Poi, mi piaceva l'idea di tornare a lavorare a Cinecittà, all'interno di ricostruzioni, non più in strade e borgate".
Dal canto loro, i produttori Alessandro Usai e Giampaolo Letta hanno avuto modo di ribadire gli sforzi effettuati da Cinecittà per andare incontro al mercato in difficoltà e permettere di tornare a girare in teatri di posa e non più in veri appartamenti, consentendo non pochi vantaggi, perché le soluzioni per la gestione delle luci, della macchina da presa e del numero delle inquadrature sono molte di più; senza contare il fatto che, dal punto di vista della praticità, in questo caso si sono anche potute aprire le scenografie.
De Luigi, che era già stato protagonista dei due precedenti lungometraggi genovesiani, ha infine osservato: "A me è piaciuta molto questa falsità, l'idea del finto che può diventare il vero del vero. Speriamo che questa cosa porti i risultati che abbiamo visto in queste prime cinque settimane di lavorazione".

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