Need for Speed, recensione del film ispirato al videogioco EA

Dalla saga automobilistica targata EA, un action movie drammatico e adrenalinico: la recensione di Need for Speed.

Need for Speed, recensione del film ispirato al videogioco EA
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Tra le varie anteprime che abbiamo potuto gustare a Lucca, certamente non potevamo perderci l'evento speciale dedicato ad un film tratto da un videogioco. Nello specifico, uno dei videogiochi di corsa più famosi di sempre, Need for Speed, del quale sta, oltretutto, per uscire l'ultimissima incarnazione, Rivals. Del resto, il film uscirà nel ventennale della saga e, a quanto abbiamo potuto vedere, riuscirà ad omaggiarla in toto, con gli elementi più riusciti delle varie incarnazioni che si sono succedute negli anni.
La pellicola, difatti, non si ispira a un capitolo in particolare della serie, ma ne mescola gli elementi: Need For Speed narra di Tobey, un esperto meccanico e pilota trentenne che esce di prigione dopo aver scontato una pena ingiusta per un crimine non commesso. Pieno di risentimento, il ragazzo è determinato a regolare i conti con chi l'ha incastrato tempo prima, ma il suo viaggio on the road, intrapreso come semplice atto di vendetta, si trasformerà invece in un atto di redenzione...

Hot Pursuit

Nei panni di Tobey ritroviamo Aaron Paul, attore dal lungo curriculum particolarmente noto per il ruolo di Jesse Pinkman in uno dei migliori serial degli ultimi anni, Breaking Bad. Paul non sarà, tuttavia, l'unico volto noto: la protagonista femminile avrà le fattezze della bella Imogen Potts (Jane Eyre, Fright Night) mentre il losco Dino Brewster sarà interpretato da Dominic Cooper (conosciuto, tra le altre cose, come il volto “giovane” di Howard Stark nei cinecomic Marvel Studios). E, nel cast, sbuca anche il nome di Michael Keaton!
Del film, diretto dallo Scott Waugh a cui dobbiamo il convincente Act of Valor e che sarà distribuito in Italia dal prossimo marzo 2014, abbiamo potuto vedere una ventina di minuti di scene assolutamente inedite, che ci hanno fatto intendere chiaramente la direzione del progetto.
All'inizio, vediamo il protagonista impegnato in officina insieme ai suoi amici e collaboratori, quando Dino si fa vivo per offrire un lavoro molto ben retribuito: mettere in sesto una potente auto da corsa. I soldi sono tanti, l'offerta è di quelle che non si possono rifiutare, anche se Tobey non vorrebbe avere nulla a che fare con Brewster e i suoi traffici.
Ci spostiamo, poi, in un paio di scene ambientate durante le corse clandestine: la prima ci ha ricordato, per ambientazione e stile della corsa, Need For Speed Underground (2003), mentre la seconda si avvicinava decisamente di più allo stile di Most Wanted (2005), Carbon (2006) e Hot Pursuit (2010). Le corse sono assolutamente spericolate, senza regole, e chiaramente ostacolate, con tutti i mezzi, dalla polizia, tramite posti di blocco e inseguimenti. Graditissima (e familiare) presenza, per tutti i fan, quella dell'elicottero che segue dall'alto i movimenti dei velocissimi ricercati stradali!

Real driving

Eppure, dopo una corsa finita molto male per un amico di Tobey, il nostro parte, insieme all'amica Julia, per regolare i conti una volta per tutte con l'artefice di tutti i suoi guai: e durante la strada non mancheranno acrobazie rocambolesche, tra cui una fuga agganciati, al volo, da un elicottero!
Il film, senza dubbio, riprende molto bene le atmosfere della saga targata Electronic Arts, a partire dalle ambientazioni, fino a relativa piccolezze come la fotografia e lo stile degli stunt: molte cose sono riprese di peso dalla controparte videoludica, ma pur mancando l'elemento ludico, non manca certo il coinvolgimento da parte dello spettatore, letteralmente trascinato nel mezzo dell'azione grazie a un montaggio forsennato e pieno di ritmo. Quello che colpisce di più, ad ogni modo, è l'estremo realismo delle scene: in un'epoca dominata dalla CGI, vedere le auto realizzare gli stunt “dal vivo” è a dir poco sorprendente e sicuramente un punto a favore della pellicola di Waugh, che oltretutto sembra giocare molto sui toni drammatici, con poco spazio al lato comedy ultimamente così “invadente” ad Hollywood. Oltretutto, Need for Speed potrebbe accontentare i fan storici di Fast & Furious che hanno accusato troppo la virata del franchise con Vin Diesel dalle corse clandestine all'heist movie.
Staremo a vedere: gli ingredienti per un buon film di genere sembrano esserci tutti.

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