Anteprima Circo de los horrores

Un assaggio dell'innovativo spettacolo spagnolo che fonde cinema, teatro, circo e cabaret per guardare indietro nel tempo, alle origini dell'intrattenimento di genere, proiettandolo al contempo nel futuro.

Anteprima Circo de los horrores
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"Questo spettacolo nasce nel 2007 in Spagna, dove abbiamo fatto un milione e mezzo di spettatori; quindi siamo stati anche in Perù e abbiamo riscosso successo sia di pubblico che di critica".
Produttore del Circo de los horrores, in arrivo a Roma - dal 28 Febbraio al 6 Aprile 2014 presso lo stadio Flaminio - dopo una tournée in Spagna, America Latina e Miami, è Manuel Gonzalez Villanueva a spiegare le origini di questo innovativo spettacolo che, fondendo teatro, circo e cabaret nel guardare indietro nel tempo, nasce dalla mente di Suso Silva, il quale osserva divertito: "Abbiamo scelto Roma perché l'Italia è la patria del circo e non volevamo perderne lo spirito, perché è da quello tradizionale che io provengo; però, il nostro non vuole essere soltanto uno spettacolo di orrore, in quanto c'è molto humour e il suo segreto è proprio questo miscuglio di mostruosità derivate dal vecchio cinema di paura e comicità, riderete moltissimo. Poi, non cerchiamo il facile terrore da disgusto tipico dello splatter, ma vi assicuro che la piccolina che avete avuto modo di vedere oggi in questo piccolo assaggio di trenta minuti farà talmente paura che la reazione degli spettatori uomini sarà quella di ritrovarsi con i propri attributi sessuali ritirati a minuscole dimensioni".

Il futuro dell’intrattenimento di paura?

Infatti, la stampa romana ha avuto modo di assistere a una piccola fetta delle due ore e quindici totali di show, sconsigliabile ai minori di dodici anni e che, dopo una accoglienza in sala attuata da mostruosi esseri in libertà spazianti da una sposa morta ad un folle proto-Leatherface armato di motosega ronzante, ha preso il via tra suggestive danze delle fantasmagoriche anime perdute, l'entrata in scena del demonio Belzebù e, soprattutto, il fondamentale avvertimento del vampiro Nosferatu (per l'occasione interpretato dallo stesso Silva, ma che avrà il volto di un altro attore): "Se qualcuno di voi ha un attacco di paura, ansia o panico, che si fotta".
Soltanto l'inizio di una serie di performance da meraviglia che, coinvolgendo artisti di mezzo mondo, dai rumeni agli spagnoli, hanno annoverato una donna incredibilmente sollevata in aria tramite un gancio collegato ai suoi capelli e due contorsioniste della Mongolia accompagnate da una colonna sonora in stile L'esorcista e alle prese addirittura con il vomito, proprio come la piccola Regan del capolavoro di William Friedkin.
Senza contare l'infinità di acrobazie, personaggi impegnati a porsi l'uno sopra all'altro a mo' di sculture umane ed il gruppetto di portoghesi che ha provveduto a incarnare zombi appartenenti alla vecchia tradizione haitiana per cimentarsi in un divertente Limbo effettuato con bastone orizzontale infuocato.
Il tutto, mentre fumi nebbiosi, scenografie spettrali, ululati e suggestive musiche provvedono a creare la fondamentale, avvolgente atmosfera al servizio di una serie di esibizioni capaci di regalare non poche emozioni al pubblico, soprattutto grazie all'azzeccata idea di consentire ai diversi personaggi di interagire con esso, divertendolo.
Un aspetto tutt'altro che da sottovalutare, se consideriamo che l'inizio del XXI secolo ha creduto finora di riuscire a coinvolgere (riuscendoci raramente) lo spettatore della sala cinematografica tramite il 3D e i giovanissimi (e non) per mezzo dei videogiochi, offrendo loro forme di intrattenimento che, però, rimangono relegate all'universo astratto della virtualità e non, come in questo caso, a quello della concreta interazione.
Quindi, per freschi brividi di risate ci attendono ancora pagliacci assassini, suore macellaie, vedove nere, mummie putrefatte e patiboli della morte... e chi non risiede nella Città eterna non disperi, perché le successive tappe del Circo de los horrores toccheranno Milano, Genova e Torino!